A UN MIO STUDENTE

di Pier Paolo Segneri

 

Certe volte, gli studenti appaiono sfiduciati, ma senza darlo troppo a vedere, lo nascondono. Eppure, si sentono avviliti, pensano di valere poco, credono di essere inadeguati o, addirittura, si percepiscono come fisicamente brutti e senza talento.

A volte, la loro autostima è bassa, anche se cercano di mostrarsi spavaldi, fieri, fanatici, vanitosi, forti. Ecco, secondo me, vorrebbero essere amati di più. Chiedono soltanto di essere amati. Eccoti, caro studente, ti vedo davanti ai miei occhi mentre scrivo... proprio in questo momento. E ti scrivo per chiederti “come stai?”. Mi interessa sapere cosa fa vibrare oggi il tuo cuore e qual è, ora, il tuo stato d'animo. E dov'è finito il tuo sorriso... Oppure, sapere cos'è quella luce che adesso ti illumina gli occhi. È bellissima! Perché se sei felice, puoi dirmelo. Se vuoi. 

Altrimenti, se ti porti dentro un peso o se invece, stamattina, sei inquieto, se le cose girano storte e sei arrabbiato, allo stesso modo, se vuoi, parliamone insieme. Lascia stare! Lo so che hai studiato. Non è quello che vorrei sapere. Non ti chiedo di raccontarmi i fatti tuoi. Quelli appartengono a te. E io rispetto i tuoi silenzi. Ti chiedo soltanto “come stai?”, e “come mai?”, ma non per sapere i fatti tuoi, solo per farti sentire che ci sono e anche per assaporare insieme la vita, per starti vicino e unire le nostre energie. Magari la tua gioia mi può contagiare e se c'è un po' di solitudine la possiamo accompagnare con i nostri sguardi.  Apriamo una pagina a caso... Leggiamo insieme... Leggi. Ecco perché ti scrivo... per ascoltarti. Lo so, sembra un paradosso, eppure mi piace la tua umanità e vorrei dirtelo con questa mia lettera che si accorge di te, che vuole parlare con te, soltanto per sapere come va, come ti senti, che cosa provi. Se ti va di ascoltarmi. Perché mi va di ascoltarti. E non mi importa di sapere qual è il motivo e se c'è un problema... semplicemente mi importa di te. Questo è tutto. E forse non è molto. Ma è quanto mi sento di darti in questo momento. Perché tu, come tutti voi, cari miei studenti, per me, siete degli allievi. Soltanto per dirti che puoi contare su di me. E se vuoi... il professore c'è.