“KHAOS E LIMITE” DI DOMENICO FRONTERA: UN VADEMECUM SULL’IMPORTANZA DI COMUNICARE, RICORDANDO SEMPRE LA BELLEZZA DELLE PAROLE

di Andrea Lepone

 

Una significativa quanto analitica recensione a cura della Dott.ssa Valentina Spagnolo

Il testo di poesie di Domenico Frontera “Khaos e Limite” – edizione “Il Volo di Esterina” - si presenta come un testo in cui l’autore ha riversato un discorso narrativo e poetico sui momenti bui e critici che attraversa l’uomo per sua natura. Come si è espresso l’autore, nel rinnovare la presentazione del testo avvenuta presso la Galleria Sempione, si tratta di saper cogliere i passaggi della propria esistenza e far ordine. Lo stesso titolo scelto per la sua raccolta di poesie, rappresenta proprio la scelta descrittiva che configura tale percorso umano. La rappresentazione delle situazioni della vita che spesso si presentano ed intervallano come Khaos, che portano in determinati momenti a perdersi in un universo che non trova contorni definiti. 

E’ la ricerca di ritrovare armonia, una dimensione costante di completezza, quella stessa ultima ragione che porta ogni essere alla fine a trovare il proprio limite, e da questo a tener fermo il Khaos. Il messaggio dell’autore è assolutamente un nota positiva e cristallina, che supera la sensazione di baratro o impotenza dove spesso può tendere l’anima senza un motivo principale. La bellezza, e la stessa musicalità delle poesie, riecheggiano momenti di vita, riflessioni su momenti passati ma al contempo presenti. La riemersione e la rievocazione di immagini, ed emozioni sopite che soltanto la poesia riesce a rappresentare e rendere vita presente. Ciò di cui si ha realmente bisogno in questi tempi, è ritrovare questo naturale spazio di comunicazione, rompere le barriere di un linguaggio sterile e purtroppo lontano da un comune sentire originario. Le poesie contenute in “Khaos e Limite di Domenico Frontera, sono uno strumento prezioso di riavvicinamento all’ascolto dei sentimenti e delle vere emozioni. Si può parlare di discrasia, proprio quando l’azzeramento della comunicazione arriva a distruggere l’importanza del “logos”, del significato primordiale delle parole. E’ questo il principio da cui trarre ogni ispirazione, come lo stesso autore ha sottolineato. Ridare vividezza all’importanza ed al significato di ogni singola parola, che rappresenta lo strumento più importante di cui disponiamo. Dai tempi narrati dai filosofi greci, la parola si proietta usandola per la ricerca della bellezza, dell’incontro, della scoperta, e per la ricongiunzione dell’armonia nei rapporti umani. Non bisogna mai dimenticare l’importanza ed il potere delle parole, per riuscire a ridonare un senso a tutto ciò che spesso può configurarsi come in un “Khaos” incomprensibile. Profonda la riflessione di come anche in amore il Khaos si possa presentare e ripresentare come un elemento che non permetta di far rinascere quella bellezza lineare ed interiore verso cui tutti ci ispiriamo, sia come singoli che poi come coppie. La bellezza del dialogo tra le persone, che si dimostri contestuale e sempre vivido per la ricerca di sé e per non perdere l’altro. Nonostante il libro sia del 2020, la portata del messaggio contenuto nelle poesie di Frontera è unico, e riporta sempre il lettore a ricordare l’importanza di rendere sempre vivo e presente il significato delle parole che usiamo. Indispensabili per tracciare quello stesso limite a cui si riferisce, e per riuscire a dominare al contempo il khaos di cui parla l’autore.