IL PICCOLO URBANISTA. PICCOLI PROGETTISTI PER UN GRANDE CAMBIAMENTO NEL QUARTIERE

di Claudia Pintus

 

“Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni” diceva Eleanor Roosevelt ed è propria questa l’idea da cui prende spunto il progetto “Il piccolo urbanista. Piccoli progettisti per un grande cambiamento nel quartiere”.

Quello che sarebbe riduttivo definire come un semplice concorso è, in realtà, un vero e proprio percorso di crescita, giunto alla sua seconda edizione, pensato e realizzato dal MOBA - Movimento per i bambini - associazione ODG che promuove l’uguaglianza e la pari dignità dei più piccoli valorizzandone il ruolo di componenti della società e ponendosi l’obiettivo di condizionare scelte sociali e politiche utili per garantire un futuro all’altezza delle loro ambizioni e delle loro capacità. 

Il quartiere in cui si risiede, solitamente, rappresenta la porzione di città all’interno della quale la vita dei più giovani si concentra e si articola. È qui che i bambini vanno a scuola, si dedicano alle attività extrascolastiche, individuano i luoghi da considerare come punti di interesse e di incontro, imparano a relazionarsi con il mondo esterno e con quello familiare e acquistano man mano piccoli spazi di autonomia. Ciononostante, quando si parla di cambiamenti, innovazioni e migliorie, il loro punto di vista viene immotivatamente ignorato o sottovalutato. In totale controtendenza, il MOBA organizza il progetto confidando nell’idea che l’osservazione incuriosita e la mente creativa dei ragazzi siano il valore aggiunto che oggi manca alla riflessione su disservizi e difficoltà che nei nostri quartieri devono essere affrontati quotidianamente. L’esigenza di mettere in risalto la loro opinione è un atto dovuto, indispensabile per consentire loro di prendere parte alla creazione dell’avvenire, consapevoli che i “Piccoli Urbanisti” di oggi saranno i cittadini adulti di domani. L’obiettivo è, quindi, quello di chiedere direttamente agli studenti che frequentano le classi della quinta elementare e della prima media come possano concepire il quartiere in modo sostenibile e inclusivo, sviluppando il percorso in tre momenti: formazione in classe, attraverso lo svolgimento di attività interattive e l’utilizzo di piattaforme social per la condivisione di quanto sviluppato insieme; passeggiate nel quartiere per avere contezza di barriere architettoniche ed eventuali disservizi, confrontandosi al contempo con le figure di riferimento da contattare in caso di necessità; redazione di un elaborato personale a conclusione del progetto, nel quale descrivere “Il quartiere ideale”, evidenziando le difficoltà emerse durante il percorso e proponendo idee e soluzioni. La tappa finale attenderà gli studenti al Salone del Libro – Edizione 2024 presso lo stand di A.N.S.I.TO2 (Associazione Nazionale Scuola Italiana) dove verranno ripercorsi i diversi momenti di formazione e premiati i migliori testi conclusivi del progetto. L’A.N.S.I.TO2, da sempre pronta a sostenere e promuovere iniziative che perseguano lo scopo di realizzare un modello di Scuola partecipativo e funzionale, si unisce al MOBA, condividendo l’idea che la presa di coscienza e la riflessione siano i veri presupposti per lo sviluppo della responsabilità e dell’educazione morale e civile. Ecco che allora se, come crediamo, Eleanor Roosevelt ha detto una grande verità, ad ognuno il suo dovere: i bambini sognino e noi mettiamoci in ascolto.