IL MIX PERFETTO DI ALBERI CHE RIDUCE L'INQUINAMENTO CITTADINO

di Andrea Lepone

 

Una ricerca svedese ha cercato di caratterizzare meglio la scelta delle piante urbane con uno studio approfondito sulle foglie di alberi di diversa natura, caducifoglie e aghiformi, presenti nel giardino botanico di Göteborg

Non ci sono dubbi sul fatto che la presenza di alberi e, più in generale, di aree verdi in città aiuti a purificare l'aria dall'inquinamento. In questo senso, una ricerca svedese ha cercato di caratterizzare meglio la scelta delle piante urbane con uno studio approfondito sulle foglie di alberi di diversa natura, caducifoglie e aghiformi, presenti nel giardino botanico di Göteborg. Il gruppo di alberi a foglie caduche includeva pioppi tremuli, ciliegi, sorbi, faggi, querce, noci e betulle. Quello di conifere a foglie persistenti era costituito da abeti, pini neri e abeti rossi. 

C'erano poi i larici, aghifoglie ma con foglie caduche. Poiché gran parte dell'inquinamento atmosferico nelle aree urbane proviene dalle automobili, gli scienziati si sono concentrati sugli idrocarburi generati quasi interamente dal traffico metropolitano. Il team ne ha presi in considerazione ben 32. Ne è risultato che esiste un mix ideale di alberi costituito principalmente da pini neri e abeti rossi, che sono quelli che assorbono meglio i PAH gassosi, e dai larici, più adatti a trattenere le particelle. A seguire, tutti gli alberi a foglie caduche. Ma ci sono comunque delle problematiche: nelle città molto inquinate, questa capacità assorbente potrebbe essere compromessa; gli alberi che perdono le foglie potrebbero creare un secondo tipo di inquinamento per decomposizione del fogliame; infine, le strade molto strette, dove la presenza delle chiome potrebbe favorire il ristagno dell'inquinamento in una sorta di “effetto cappa”, peggiorando la situazione. I casi andrebbero quindi analizzati singolarmente, adottando una strategia diversa a seconda delle condizioni.